La cannella ha numerose proprietà e alcune poco conosciute. Contribuisce a tenere sotto controllo la glicemia nel diabete 2 non insulino dipendente, risulta utile nella policistosi ovarica e ha ottime proprietà antimicrobiche e antifungine.
Cannella proprietà antidiabetiche
In uno studio americano la cannella somministrata alla dose di un grammo al giorno fece registrare un’abbassamento dell’emoglobina glicosilata dello 0,83% rispetto al placebo che fece registrate un’abbassamento dello 0,37% considerando che una riduzione di tale parametro dallo 0,5% allo 0,10% è considerata un notevole miglioramento.
In un altro studio 30 pazienti con diabete 2 assunsero da 1 a 6 grammi di cannella al giorno e in capo a tre mesi ebbero una riduzione della glicemia a digiuno del 29%, diminuzione del colesterolo LDL del 26% e dei trigliceridi del 30%, inoltre questi livelli si mantennero bassi per i successivi 20 giorni dimostrando che non era necessaria l’assunzione di cannella tutti i giorni.
Tramite queste proprietà la cannella contribuisce al controllo della sindrome metabolica e della insulino resistenza.
I cibi speziati generosamente con cannella riducono in maniera significativa i picchi glicemici post prandiali con notevole beneficio per le arterie in cui diminuisce il processo infiammatorio tipico di queste rapide escursioni glicemiche.
Si ipotizza che la spezia simuli l’azione dell’insulina, cioè la cannella potrebbe stimolare i recettori insulinici delle cellule adipose e muscolari consentendo al glucosio in eccesso di trasferirsi dal sangue alle cellule e di conseguenza diminuire la glicemia.
Cannella: efficacia nella policistosi ovarica
Sono meno conosciute le proprietà della cannella nella policistosi ovarica, patologia iperandrogenica femminile che interessa il 6-7% della popolazione femminile.
Questo disturbo ormonale si manifesta con la formazione di microcisti sulla parete delle ovaie, alterazioni del ciclo mestruale, irsutismo a livello facciale e corporeo e acne.
Fra le caratteristiche della policistosi ci sono sovrappeso, obesità, resistenza insulinica, il diabete tipo 2, la sindrome metabolica e fattori di rischio cardiovascolare.
In uno studio fatto da ricercatori della Columbia University, somministrando 1 gr. al giorno di cannella ripartita in tre assunzioni, dopo due mesi di trattamento le pazienti trattate manifestavano un calo della glicemia a digiuno del 17% e un calo del 21% dei livelli di glicemia dopo test di tolleranza al glucosio. Considerato che un ruolo importante nella regolazione della funzione ovarica e nella patogenesi dell’iperandrogenismo è rappresentato dall’insulina e dai fattori di crescita insulino simili si comprende come l’abbassamento glicemico e insulinico abbiano migliorato sensibilmente il quadro della policistosi.
Proprietà antimicrobiche della cannella
La cannella inoltre ha la proprietà di combattere batteri e funghi, preservare cibi e prevenirne l’avvelenamento.
In un esperimento furono prese due pentole di brodo e una di queste fu trattata con cannella, vennero messe per due mesi in frigorifero e dopo tale periodo analizzate, ebbene la pentola non trattata pullulava di microbi l’altra era in condizioni nettamente migliori quasi commestibile.
La cannella, inoltre, ha la proprietà di arrestare la crescita di un fungo chiamato Candida albicans risultato resistente al Fluconazolo, noto antibiotico utilizzato per il trattamento delle candidosi.
Ricercatori italiani hanno dimostrato che la cannella ha una proprietà battericida nei confronti dell’Helicobacter pylori, sempre più spesso resistente all’amoxicillina, antibiotico diffusamente utilizzato, inoltre tale batterio non mostra alcuna resistenza alla spezia. Helicobacter è un batterio che alberga nella mucosa gastrica ed ha un ruolo importantissimo nella patogenesi dell’ulcera peptica.
Altri filoni di ricerca sono in atto e riguardano le proprietà della cannella sul rallentamento dell’angiogenesi, cioè la formazione di nuovi capillari all’interno delle masse tumorali, la protezione delle cellule cerebrali nel post-ictus e la rimarginazione delle ferite.
Dott. Claudio Sandri